L’esame di coscienza

Tratto dal libretto donato da Papa Francesco ai fedeli in piazza San Pietro, nel febbraio 2015.

L’esame di coscienza consiste nell’interrogarsi su quanto si é commesso o sul bene omesso: verso Dio, il prossimo e se stessi.

Nei confronti di Dio

Mi rivolgo a Dio solo nel bisogno?

Partecipo alla Messa la domenica e le feste di precetto?

Comincio e chiudo la giornata con la preghiera?

Ho nominato invano Dio, la Vergine, i Santi?

Mi sono vergognato di dimostrarmi cristiano?

Cosa faccio per crescere spiritualmente? Come? Quando?

Mi ribello davanti ai disegni di Dio?

Pretendo che egli compia la mia volontà?

Nei confronti del prossimo

So perdonare, compatire, aiutare il prossimo?

Ho calunniato, rubato, disprezzato i piccoli e gli indifesi?

Sono invidioso, collerico, parziale?

Ho cura dei poveri e dei malati?

Mi vergogno della carne di mio fratello, della mia sorella?

Sono onesto e giusto con tutti o alimento la “cultura dello scarto”?

Ho istigato altri a fare il male?

Osservo la morale coniugale e familiare insegnata dal Vangelo?

Come vivo le responsabilità educative verso i figli?

Onoro e rispetto i miei genitori?

Ho rifiutato la vita appena concepita?

Ho spento il dono della vita?

Ho aiutato a farlo?

Rispetto l’ambiente?

Nei confronti di sé

Sono un po’ mondano e un po’ credente?

Esagero nel mangiare, bere, fumare, divertirmi?

Mi preoccupo troppo della salute fisica, dei miei beni?

Come uso il mio tempo?

Sono pigro?

Voglio essere servito?

Amo e coltivo la purezza di cuore, di pensieri e di azioni?

Medito vendette, nutro rancori?

Sono mite, umile, costruttore di pace?