Siracide – i banchetti

Hai davanti una tavola sontuosa?
Non spalancare verso di essa la tua bocca
e non dire: «Che abbondanza qua sopra».
Ricòrdati che l’occhio cattivo è un male.
Che cosa è stato creato peggiore dell’occhio?
Per questo esso lacrima in ogni circostanza.
Dove guarda l’ospite, non stendere la mano;
non intingere nel piatto insieme con lui.
Giudica le esigenze del prossimo dalle tue;
e su ogni cosa rifletti.
Mangia da uomo ciò che ti è posto innanzi;
non masticare con voracità per non renderti odioso.
Sii il primo a smettere per educazione,
non essere ingordo per non incorrere nel disprezzo.
Se siedi tra molti invitati,
non essere il primo a stendere la mano.
Quanto poco è sufficiente per un uomo educato,
una volta a letto non si sente soffocato.
Sonno salubre con uno stomaco ben regolato,
al mattino si alza e il suo spirito è libero.
Travaglio di insonnia, coliche e vomiti
accompagnano l’uomo ingordo.

Se sei stato forzato a eccedere nei cibi,
àlzati, và a vomitare e sarai sollevato.
Ascoltami, figlio, e non disprezzarmi,
alla fine troverai vere le mie parole.
In tutte le azioni sii moderato
e nessuna malattia ti coglierà.
Molte labbra loderanno chi è splendido nei banchetti,
e vera è la testimonianza della sua munificenza.
La città mormora di chi è tirchio nei banchetti;
ed esatta è la testimonianza della sua avarizia.