Terry Fox

Nacque a Winnipeg in Canada da Betty e Rolly Fox. Aveva due fratelli e una sorella.
Fin da ragazzo ebbe una predisposizione per gli sport, ma soprattutto mostrò grande determinazione e forza di volontà.

Il 12 novembre 1976, Terry subì un incidente stradale riportando un trauma al ginocchio destro. Nel 1977, continuando a manifestare dolore al ginocchio, fece una visita specialistica, e gli fu diagnosticato un osteosarcoma (un tumore maligno del tessuto osseo che colpisce principalmente le ossa lunghe, quali femore, tibia ed omero, e che ha la tendenza a metastatizzare ai polmoni e al midollo osseo), a causa del quale dovette subire l’amputazione della gamba destra, sostituita da una protesi.

Nel 1980, a tre anni dall’amputazione, si cimentò in un’impresa che restò nella storia. Il 12 aprile 1980 partì dalla costa atlantica del Canada per raggiungere a piedi quella dell’oceano Pacifico, con l’obiettivo di raccogliere un dollaro per ogni cittadino canadese da devolvere alla lotta contro il cancro. L’impresa fu nominata “Maratona della speranza” e purtroppo non si completò mai perché, dopo 143 giorni e 5373 chilometri, il primo settembre 1980, presso Thunder Bay, dovette interrompere la sua impresa perché gli furono diagnosticate varie metastasi ad entrambi i polmoni.


La CTV organizzò una raccolta di fondi a suo nome che riscosse un notevole successo. Un anno dopo la sua impresa entrò in coma. Morì il 28 giugno 1981, esattamente un mese prima di compiere 23 anni.
Dopo la sua morte fu istituita la “Terry Fox Run”, una corsa non competitiva che nel settembre di ogni anno si svolge in varie località con lo scopo di tenere viva la memoria di Terry Fox raccogliendo fondi per la ricerca oncologica. In seguito Steve Fonyo, sopravvissuto al cancro, percorse con la gamba sinistra amputata la distanza che mancava a Terry per finire la sua “Maratona della speranza“.